Una nuova emozionante scoperta è stata fatta nella necropoli etrusca di Vulci, l’importante sito archeologico di Montalto di Castro in provincia di Viterbo. Durante alcuni scavi all’interno di una tomba è stata rinvenuta una piccola sfinge di circa 50 centimetri, databile intorno al VI secolo a.C. 

La scoperta di Vulci

Si tratta di un rinvenimento di eccezionale valore, che apre nuove prospettive sugli scavi e le ricerche nei siti del più evoluto e raffinato popolo dell’antichità pre-romana nella penisola italiana.

I ricchi corredi funerari delle tombe etrusche hanno subito durante i secoli innumerevoli razzie da parte dei famosi “tombaroli”, dediti al commercio degli oggetti rari e preziosi che depredavano dalle necropoli ubicate dal nord al sud Italia. Ma il ritrovamento della sfinge di Vulci accende ora la speranza degli archeologi di riuscire a riportare tutti quegli oggetti non ritenuti utili al commercio dei tombaroli.

Nel dromos della tomba di Vulci dove è stata riportata alla luce la sfinge, estremamente simile a quella di Vulci, sono stati già individuati alcuni esemplari di vasi, ancora intatti. Nei prossimi giorni si dovrebbe sapere qualcosa di più sulla sfinge, che al momento dovrà essere studiata e analizzata dagli esperti.

RINVENUTA UN’ANTICA SFINGE ETRUSCA NELL’AREA ARCHEOLOGICA ETRUSCA DI VULCI